A quasi un anno di distanza dalla prima partita giocata alla Cornèr Arena a porte chiuse il 29 febbraio 2020 contro l’Ambrì, la nostra vita continua ad essere pesantemente condizionata dalle restrizioni per contrastare il coronavirus. Le perdite economiche causate dalla pandemia ci accompagneranno a lungo e le società sportive sono senza dubbio tra i settori più danneggiati.
Dalla fine del mese di ottobre 2020, le partite di National League sono ormai diventate un puro evento televisivo. A Lugano come nelle altre piste svizzere, nessun tifoso, nessuno sponsor ha più potuto varcare i cancelli della Cornèr Arena. Settori interi del club come la biglietteria, la ristorazione e l’hospitality nelle aree VIP sono diventate colonnine azzerate nei ricavi della contabilità.
Tra richieste di prestiti e aiuti statali e accordi fortunatamente raggiunti con i giocatori, lo staff tecnico e i dipendenti per una parziale riduzione dei salari, anche l’Hockey Club Lugano naviga in queste acque mosse. In ballo non c’è solo la retribuzione di giocatori e allenatori, ma i salari di decine di collaboratori, le fatture di decine di fornitori, il futuro di quel settore giovanile che affascina e educa ogni anno centinaia di ragazzi come scuola di vita.
Lunedì scorso Vicky Mantegazza si è rivolta alla famiglia bianconera con un videomessaggio accorato.
Il Presidente ha affermato in modo sincero che, con la sua famiglia, continuerà a sostenere il club con la stessa energia, convinzione e forza dimostrata sino ad oggi. Nell’attuale situazione straordinaria e di emergenza, questo però non basta più. Cosciente delle difficoltà economiche che tanti stanno affrontando, l’Hockey Club Lugano chiede oggi a chi ne ha la possibilità, ai suoi tifosi più fedeli, gli abbonati alla Cornèr Arena, un forte gesto d’amore.